Ancora una volta, purtroppo, il Gobbia è finito sotto i riflettori per
un episodio negativo. Ovvero per un caso di (molto) probabile
inquinamento da sostanze tossiche. L´incriminato, se così si può dire,
non è l´imprenditore di turno che fa il furbo versando liquami, ma
l´incendio che nella notte tra sabato e domenica ha ridotto in macerie
la galvanica della «Pbb Pasotti Barber» di via Santa Margherita, nella
frazione di Sant´Apollonio.
I vigili del fuoco valgobbini, di
Gardone e Brescia arrivati sul posto avevano impiegato oltre sei ore per
domare le fiamme, e il timore decisamente fondato è che l´acqua degli
idranti, mescolandosi per forza di cose con i liquidi industriali
presenti nelle vasche, sia finita in parte proprio nel fiume che scorre
sotto l´azienda, a poche decine di metri.
Per questo all´alba di
domenica, subito dopo il rogo, alcuni tecnici dell´Arpa di Brescia hanno
prelevato alcuni campioni dal torrente. L´incendio, come è stato
scritto nell´edizione di ieri, ha provocato anche due infortunati: una
coppia di anziani genitori di uno dei titolari residenti al primo piano
dello stabile parzialmente intossicati dal fumo. Sul fronte
dell´inquinamento atmosferico, però, l´Agenzia regionale per la
protezione dell´ambiente ha scongiurato qualsiasi rischio: a preoccupare
è il Gobbia, un corso d´acqua già troppo vessato.
«I campioni di
acqua sono in laboratorio per essere analizzati - confermano dall´Arpa -
ma ancora non abbiamo i risultati e per verificare l´impatto
ambientale, finora circoscritto, bisogna aspettare i prossimi giorni.
L´intervento è comunque tra le nostre priorità».
L´ente di via
Cantore preferisce parlare genericamente di «metalli» senza entrare nel
dettaglio di cosa è finito nel torrente; ma è facile immaginare che
possa trattarsi di cromo, nichel e acidi inquinanti vari presenti nelle
vasche di una galvanica.
Per l´azienda colpita, che si occupa di
pressofusione di maniglie e rubinetti e impiega 14 operai, oltre al
danno c´è anche la beffa dell´inquinamento incolpevole del fiume. F.Zizzo Bresciaoggi
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